YOGA E INTELLIGENZA EMOZIONALE
Ti sei mai chiesta quanto sei in contatto con le sensazioni del tuo corpo e quanto sai riconoscerle?
Quanta consapevolezza hai, nella tua vita, dei tuoi schemi comportamentali e delle tue reazioni emotive?
Quante volte ti chiedi che effetti hanno le tue scelte e i tuoi atteggiamenti sul tuo ambiente circostante?
Quanta conoscenza hai delle emozioni tue e degli altri e quanto sei in grado di rispettarle per viverle fino in fondo?
Sei consapevole delle motivazioni dietro ai tuoi progetti e ai tuoi obiettivi?
Che comunicazione metti in gioco con te stesso e con gli altri in momenti di disagio o di conflitto?
Che valore ha per te il gruppo e la sinergia in un progetto, nel lavoro o in un “processo” interpersonale?
Sei attento alla qualità degli obiettivi che persegui nella tua vita?
QUANTO SEI INTELLIGENTE NON E’ SUFFICIENTE!
Bene, è fondamentale per tutti rispondere a queste domande e valutare il proprio grado di consapevolezza a riguardo!
La letteratura scientifica degli ultimi 20 anni si è molto concentrata su questo tipo di domande attraverso i risultati di nuovi filoni di indagine come le neuroscienze, la psicologia sociale, gli studi comportamentali. Allo stadio attuale ha fornito contributi ed evidenze interessantissime che sovvertono la prassi consolidata di concepire il Quoziente Intellettivo come riferimento per il successo sociale, l’efficacia personale e la funzionalità della propria personalità.
Dietro questo tipo di domande infatti esiste una dimensione fondamentale di interazione con la realtà definita Intelligenza Socio-Emotiva che è la base degli atteggiamenti Sociali che noi tutti mettiamo in campo nella vita consapevolmente o non consapevolmente nell’interazione con noi stessi e con l’esterno.
Un importante articolo sull’ “Empowerment delle abilità non Tecniche/professionali per ben-lavorare, ben-essere e ben-vivere”, a cura della Dott.ssa Enrica Brachi e pubblicato anche su medicalive.it – sottolinea che il 67% delle capacità ritenute essenziali per una prestazione efficace in ambito professionale e sociale è di natura emotiva!
E “rispetto al quoziente intellettivo e all’expertise, la competenza emotiva conta due volte tanto. E questo vale per tutte le categorie di lavoro e in tutti i tipi di organizzazione”.
INTELLIGENZA EMOZIONALE E ABILITA’ SOCIALI
“Inserita tra le prime 10 competenze richieste entro il 2020 dal World Economic Forum, l’intelligenza emotiva riveste sempre più importanza nel mondo del lavoro ma anche nell’ambito sociale.
A dimostrarlo è lo studio Workplace Trend 2018 realizzato dal Gruppo Sodexo, dal quale emerge non solo che gli Headhunter danno molta importanza a questa qualità nelle selezioni, ma anche che un ambiente di lavoro in grado di stimolare abilità socio-emotive è il trend del momento! (Articolo dal Sole24Ore del 6 Marzo 2019)
Secondo gli esperti queste qualità sono vitali per la carriera ed esserne dotati è addirittura più importante rispetto a possedere un alto quoziente intellettivo e competenze tecniche di settore: la maggior parte delle persone di successo infatti possiede un alto livello di Intelligenza Emozionale”. (Redazione ANSA 08 novembre 2018)
L’INTELLIGENZA SOCIO-EMOZIONALE PUO’ ESSERE ALLENATA SENZA LIMITI
Sconcertanti sono dati relativi alle pubblicazioni di Daniel Goleman, uno dei maggiori studiosi di Intelligenza Emotiva, che ci dicono che le competenze Socio-Emotive incidono sulla nostra vita rispetto alle altre competenze tecniche ed intellettive in questi termini:
Salute Generale 25%
Qualità della Vita 43,5%
Efficacia personale 50%
Efficacia Relazionale 43,5%
La cosa importante e stimolante è che le abilità Socio-Emotive è possibile allenarle e migliorarle senza limiti!
COSA VUOL DIRE INTELLIGENZA SOCIO-EMOTIVA?
La competenza Socio/Emotiva è l’insieme di abilità pratiche (skills) necessarie per l’autoefficacia dell’individuo e l’efficacia delle interazioni sociali.
Le competenze Socio-Emotive presuppongono la presenza di:
- abilità di riconoscere le proprie e altrui emozioni e saperle vivere;
- abilità di comportamento. Intesa come confidenza, gestione e regolazione delle proprie sensazioni nell’affrontare le diverse situazioni che si propongono;
- capacità di intraprendere relazioni più positive con sé stessi e con gli altri;
- capacità di favorire comportamenti socializzanti, scambi comunicativi, capacità di problem-solving e stimolare di base un pensiero costruttivo;
- capacità di automotivarsi e di essere Resilienti;
- facilità nel procrastinare la gratificazione personale;
- capacità fondamentale di far crescere l’Empatia nella relazione con la realtà interna e quella esterna.
IL CORPO E’ IL PRIMO TERRENO E STRUMENTO DI ALLENAMENTO
Nello Yoga, nelle Arti Marziali Tradizionali e ormai nella maggioranza degli approcci psicoterapeutici e di Counseling Il corpo è lo strumento fondamentale di lavoro.
Nella tradizione dello Yoga si legge “Satira madyam khalu dharmasadhanam”: “Il corpo è certamente il primo e più importante mezzo per ottenere armonia, rettitudine e realizzazione” .
L’utilizzo del corpo per scopi materiali non richiede un apprendimento particolare, anche gli animali lo fanno seguendo strettamente gli istinti. Il nostro corpo è lo strumento unico e fondamentale per sperimentare a livello più profondo la conoscenza del nostro IO e delle energie che compongono la realtà di noi stessi e del nostro essere (energia sessuale, fisica, psichica, emozionale, sentimentale, relazionale, percettiva ecc.), perciò una consapevolezza empirica ed un lavoro profondo con il nostro corpo è la base per una crescita umana e spirituale.
PERCORSI YOGA, MEDITATIVI E PSICOCORPOREI PER LO SVILUPPO DI INTELLIGENZA EMOZIONALE:
AUTOCONSAPEVOLEZZA, AUTOREGOLAZIONE DI SÈ, AUTOMOTIVAZIONE, EMPATIA.
Il Centro del Loto, propone attività e pratiche psico-spirituali fondamentali allo sviluppo personale e al miglioramento della propria interazione con l’ambiente circostante.
I percorsi al Centro del Loto sono finalizzati ad un lavoro con sé stessi e alla scoperta di quelle risorse che portano ad aiutarti a provare esperienze costruttive, esperienze che a lungo andare conducano ad un senso di fiducia ed accettazione, ad un senso di partecipazione nel determinare la spinta autorealizzativa della propria vita superando la paura innata e il condizionamento.
Tutto questo è supportato da studi e ricerche condotti in America tra gli anni ʼ80 e ʼ90 che hanno posto le basi per la comprensione e definizione di quello stato del cervello che conduce ciascuno di noi a vivere una cosiddetta “Esperienza ottimale” o “Flow Experience”!
Mihály Csíkszentmihályi, psicologo, ricercatore nell’ambito della creatività e del benessere percepito, mette in relazione lo sviluppo di uno stato virtuoso soggettivo con la presenza di esperienze di “Flow”, esperienze profonde e gratificanti nell’animo.
Il ricercatore chiama questa condizione “Stato di Flusso” ovvero “Esperienza Ottimale”.
Quando ci troviamo in questo stato d’animo, siamo completamente assorbiti nella situazione, dimenticando il mondo che ci circonda e perfino il nostro ragionamento. Può essere il caso di quando si entra in piena presenza in una pratica, in una Meditazione o in una interazione, dinamiche che richiedono profonda integrità con se stessi e con la situazione. Si tratta di una condizione contraddistinta da un forte coinvolgimento, interesse, concentrazione, apertura, in ultima analisi, Integrità.
Il Sè e l’attività si fondono insieme.
Il punto di forza delle “Esperienze di Flusso” è risultato essere la nascita di Motivazione Intrinseca nell’individuo che agisce per il Valore stesso dello stare con se stessi o essere Se Stessi, nella difficoltà come nel piacere.
La psiche e l’energia della persona vengono investite nell’esperienza in atto e il soggetto entra autonomamente in sensazioni di autodeterminazione, competenza umana e fiducia.
Le conseguenze costruttive della coltivazione di questo stato sui processi di sviluppo e trasformazione personale e sociale sono notevoli, le persone tenderanno a ripetere i comportamenti, a ricercare le sensazioni e i contesti che gli consentono “Esperienze di Flusso”, “Esperienze Ottimali”.
Daniel Goleman, padre del Modello di Intelligenza Emotiva, ha considerato come la massima espressione dell’Intelligenza Emotiva il livello di coinvolgimento, automotivazione e autoregolazione di sé che si può sperimentare negli “Stati di Flusso”.
Questi stati interiori dotati di significato metacognitivo stimolano le condizioni che favoriscono abilità e componenti psicologiche innate come:
- fiducia di sé;
- pensiero positivo;
- motivazione intrinseca;
- intraprendenza;
- autostima;
- focalizzazione attentiva;
- energia vitale;
qualità che possiamo imparare ad integrare nella nostra personalità e nella nostra quotidianità, per la continua crescita di Intelligenza Emozionale e nel superamento di schemi e atteggiamenti limitanti!
Vi aspettimo per lavorare insieme nei nostri percorsi di Yoga, Respiro, Meditazione, Mindfulness, Counseling, Tantra, Tai Chi Chuan, Reiki.