Naturopatia

Al Centro del Loto, a cura di CARLA MASSIDDA

Cos’è la Naturopatia

Il termine “naturopatia” risale al 1895 dal dott. John Scheel.
Naturopatia deriva dal  latino Natura e dal greco Empatia, la Naturopatia quindi consiste in un approccio di empatia con la natura, ovvero, con i principi naturali che governano l’uomo e l’ambiente in cui vive.

La naturopatia o medicina naturopatica è un insieme di pratiche di medicina complementare e integrata, i cui fondamenti sono raccolti da principi salutistici di diversa provenienza.
Ha come obbiettivo la stimolazione della capacità innata di autoguarigione o di ritorno all’equilibrio del corpo umano, denominata omeostasi. Ciò si realizza attraverso uno stile di vita corretto (detossinazione, alimentazione, etc), l’uso di varie tecniche naturopatiche e integrazione di rimedi naturali, il tutto in armonia con i “ritmi della natura”.

Tali interventi influiscono sulla fisiologia dell’organismo, ed hanno lo scopo di migliorare, mantenere o ripristinare la condizione di salute e benessere psicofisico della persona nella sua globalità.

La naturopatia include varie discipline e varie tecniche quali ayurveda, medicina cinese, medicina funzionale, psicosomatica e metamedicina, spargiria, fitoterapia, iridologia, fisiognomica, kinesiologia, riflessologia, cromoterapia, nutrizione, magnetoterapia, oltre varie tecniche di massaggi.

la naturopatia si differisce dalla medicina allopatica in quanto:

1. considera la malattia come una conseguenza di uno “squilibrio energetico” (principio proprio della MTC -medicina tradizionale cinese)
2. ha un approccio detto “olistico” nei confronti della persona. Per olistico si intende una visione e valutazione globale dell’individuo, corpo, mente, emozioni, fattori esogeni con cui entra in contatto (es. agenti patogeni, geopatie etc) e stile di vita, al fine di individuare ed eliminare quelli originanti la distonia.
3. Si opera individuando la causa della malattia o del disagio,che deve essere rimossa per arrivare a una completa guarigione. Può avere diverse radici: fisiche, chimiche, metaboliche, genetiche, emotive, sociali, mentali o spirituali. Pertanto oltre a curare il sintomo, si agisce soprattutto sulla causa.

La naturopatia non si pone come sostituto della medicina allopatica, ma come strumento complementare, in un’ottica secondo cui l’approccio alla malattia comporta modalità di intervento differenti e che agiscono in sinergia. I naturopati che seguono un codice deontologico e morale, utilizzano esclusivamente metodi privi di controindicazioni, per cui si astengono dai casi clinici dove potrebbero sorgere aggravamenti nocivi per l’assistito

PANORAMICA GENERALE


AYURVEDA – “scienza della vita”

L’ayurveda è il sistema di cura tradizionale orientale, una combinazione tra filosofia e scienza, praticata in India e Ski Lanka già prima della nascita del Buddha (3000 A.C.) e tutt’oggi considerata la medicina ufficiale insieme all’allopatica. La fonte principale fu scritta verso il 1200 A.C. e la parola in sanscrito significa “scienza della vita”
E’ un sistema di cura completo, dotato di molti elementi che mirano a garantire la salute fisica, emotiva e mentale. Viene integrata nella medicina olistica in quanto la sua visione dell’individuo è nella globalità, partendo dal presupposto che la malattia si riflette nel corpo e nell’anima, quindi vengono considerati insieme nel sistema di guarigione.
Si suddivide in otto rami principali detti Vaidya: medicina interna, chirurgia, geriatria, orecchio/naso/gola, tossicologia, ostetricia/ginecologia, pediatria, terapia del ringiovanimento, oltre le secondarie nutrizione, psicologia, erboristeria e climatologia.
Nell’individuo si considerano tre costituzioni principali detti dosha che identificano la persona nel suo insieme. Si definiscono Vata, Pitta e Kapha.
Una costituzione è predominante rispetto alle altre, e questo già fornisce un parametro di diagnosi. Ogni costituzione ha delle caratteristiche fisiche, organiche, emotive, psicologiche che indicano anche la predisposizione a determinati disturbi. Tenere in equilibrio le tre costituzioni nell’individuo è complicato, soprattutto con il nostro stile di vita, ma l’ayurveda riesce a bilanciarle e riequilibrarle in modo da risolvere le distonie in atto o prevenire quelle a cui siamo predisposti.

Per l’ayurveda la salute si ha quando :
• i tre dosha sono in equilibrio
• i cinque sensi funzionano naturalmente
• corpo, mente e spirito sono in armonia
• i tessuti del corpo detti Dhatu funzionano bene
• i prodotti di scarto (feci, urine, sudore) detti mala vengono eliminati naturalmente
• i meridiani del corpo non sono bloccati
• la digestione è regolare, denominato fuoco digestivo in sanscrito detto Agni

le principali tecniche utilizzate dall’ayurveda per la guarigione, sono la depurazione del corpo e della mente. Si utilizzano erbe specifiche e un alimentazione studiata in base al dosha da riequilibrare. Ci si avvale di tecniche yoga sia per il corpo che per la mente (meditazioni), massaggi sui canali energetici e altre tecniche, al fine di mantenere o riequilibrare l’individuo.

MEDICINA CINESE

La medicina cinese è tra i più antichi sistemi medici conosciuti. E’ un sistema complesso, noto come Medicina Tradizionale Cinese, o MTC, la cui fondazione risale all’epoca di Mao.Il corpo è l’universo in miniatura e uno specchio dell’ordine sociale.
Alla base della MTC vi sono tre principi fondamentali:• l’uomo è il più importante e il suo valore supera tutto il resto.
• La buona salute si ottiene con la prevenzione e l’alimentazione corretta
• l’ambiente sociale e naturale, sono come il corpo e lo spirito, e si influenzano a vicenda

gli strumenti principali sono:
• la diagnostica energetica, effettuata su punti precisi del polso, cute, lingua, occhi etc<
• l’uso di piante, minerali e animali, per la guarigione<
• l’uso di sottili aghi in particolari punti detti meridiani, dove scorre l’energia vitale. Noto come agopuntura
• il massaggio muscolare, articolare o dei meridiani.

La teoria della medicina cinese suddivide in yin e yang, i due opposti, che si completano e uno non può esistere senza l’altro. Un buon equilibrio Yin-Yang garantisce armonia e benessere psicofisico; qualsiasi alterazione nella distribuzione del Qi comporta un indebolimento e la patologia. Lo squilibrio può essere causato da fattori esterni o interni all’individuo.
L’universo è visto secondo i cinque elementi primordiali, a cui sono associate tutte le cose che compongono la vita, come una stagione, un colore, un organo e le funzioni del corpo umano, un’emozione. I cinque elementi sono legno, fuoco, terra, metallo, acqua.
Tra loro sono attivi e dinamici seguendo un ciclo di costruzione o di distruzione. Ogni elemento origina il precedente e origina il seguente.
Il legno genera il fuoco, le ceneri generano la terra, dalla quale si estrae il metallo, il quale in liquefazione genera l’acqua, che nutre il legno e così rincomincia il ciclo costruttivo.

A ogni fase si associa un organo: legno-fegato, fuoco-cuore, terra-milza e pancreas, metallo-polmoni, acqua-reni.

Il sistema dei meridiani è molto più complesso, parte dal principio che il corpo è formato da cinque organi cuore, polmoni, reni, milza/pancreas, fegato e cinque visceri intestino crasso, stomaco, intestino tenue, vescica, cistifellea, fondato su una funzione metabolica detta Triplice riscaldatore che non ha un suo corrispondente organico.
Organi (Yin) e visceri (Yang) sono tra loro dipendenti e complementari: ciascuno di essi rappresenta un “insieme energetico” e ricopre funzioni specifiche.
Il continuo legame di interdipendenza tra organi e visceri viene assicurato dall’energia che circola attraverso i meridiani e si distribuisce nel corpo.

SPAGYRIA

La Spagyria è l’antica scienza che sposa l’Alchimia nello studio e l’utilizzo della piante. Come l’alchimia, ha avuto i suoi natali in Egitto, é approdata nella Magna Grecia, intorno al 500 a.C., dando luogo alla Scola Italica, preesistente a Pitagora medesimo. Raggiunge il suo clou con Paracelso (1493-1541) uno dei pionieri della Farmacopea Europea e della chimica farmaceutica. Si può considerare la spargiria come la naturopatia tradizionale ed Ermetica occidentale, che mette in relazione le conoscenze cosmiche, astrologiche e la costituzione umana.

La Spagyria ( dal greco “unire separando”) è una scienza antichissima rivoluzionaria, che divide i corpi, li dissolve ed li separa nei principi fondamentali, attraverso vie sia naturali che dell’ Arte alchemica, per poi ricostruirli perfezionati e potenziati. Infatti i preparati spargitrici sono considerati “vivi” e più efficaci della fitoterapia tradizionale, perché da una pianta fresca o secca, si compiono una serie di separazioni dei componenti di base, eliminando le impurità, per poi riunirli in un unico composto vegetale, le cui proprietà terapeutiche sono aumentate proporzionalmente al grado di purezza raggiunto.

Per quanto concerne la visione diagnostica, la spargiria considera vari aspetti nell’insieme che interagiscono tra loro:
• gli elementi della natura: terra, acqua, aria, fuoco che corrispondono a delle caratteristiche fisiche, emotive e mentali dell’individuo. Ad esempio una persona caratterizzata dall’elemento fuoco, ha una struttura fisica atletica con ossatura media e tende a sviluppare muscoli, emotivamente è un passionale e idealista, mentalmente è un creativo ma concreto, un leader.
• Le qualità degli elementi: secco, freddo, caldo, umido, si leggono in relazione agli elementi, fornendo le caratteristiche più specifiche della persona.
• I temperamenti: sanguigno, flemmatico, depresso, collerico, indicano l’espressione dell’individuo e vanno bilanciati
• Le tre virtù ermetiche che si riflettono sull’uomo e la natura: mercurio che rappresenta l’energia vitale, lo zolfo che rappresenta la mente e il sale che rappresenta il corpo.
• I sette principi che identificano le costituzioni di base umane: tipologia lunare, mercuriale, venusiana, solare, marziale, gioviale, saturnina

FITOTERAPIA

Trae le sue origini dalla medicina popolare, cioè dalla medicina empirica e tradizionale, ma è una vera disciplina scientifica, un efficace strumento sia preventivo che curativo. Le piante sono preziosi contenitori di principi attivi, vere sostanze chimiche naturalmente presenti nelle foglie, radici, fiori, semi, bulbi, corteccia o frutti, con una loro definita struttura chimica, capaci di interagire con i nostri processi biologici. Abbiamo a nostra disposizione varie possibilità di utilizzo della pianta medicinale, sia per uso interno che esterno.

Per uso interno si utilizzano sotto forma di tisane e decotti, estratti secchi in compresse, le tinture madri, quintessenze, i macerati glicerici, sciroppi, vini medicamentosi e oli essenziali.

Per uso esterno si utilizzano principalmente in polveri o in infusioni per lozioni, cataplasmi, irrigazioni, unguenti e suffumigi.

Oggi il mercato offre svariate combinazioni di più erbe in un’unica soluzione liquida o in compressa, per soddisfare la maggior parte delle esigenze.

Si consiglia di non assumere mai dei fitoterapici senza l’ausilio di un esperto, il fatto che siano “naturali”, non significa che non hanno effetti collaterali o interazioni con altre cure in corso. Ricordatevi che i veleni più potenti si trovano proprio in natura. Per fare un esempio l’atropa Belladonna è una pianta con proprietà antispasmodiche e analgesiche, ma se si sbaglia la somministrazione può provocare avvelenamenti con delirio e allucinazioni.

KINESIOLOGIA

la Kinesiologia è un sistema che integra il principio cinese riguardo i flussi energetici del corpo che si ritrovano in agopuntura, con i muscoli del corpo e i punti della digitopressione occidentali. Creando un test di risposta muscolare nell’individuo, si individuano le distonie e le interferenze esterne al corpo (difatti è molto utilizzato per testare alimenti, rimedi, farmaci etc).

Lo scopo è quello di riequilibrare il corpo mediante la rimozione delle tossine, eliminazione blocchi energetici, riduzione della tensione e induzione all’autoguarigione. Nell’approccio olistico riequilibra il movimento dei muscoli con il sistema energetico dell’individuo.

La kinesiologia nasce dal chiropratico americano G.Goodheart, il quale si rese conto che trattando un muscolo teso, il suo antagonista (ovvero il muscolo opposto con stessa funzione) era debole, pertanto il problema si doveva risolvere trattando quello debole e non solo quello dove si accusava il dolore (ovvero quello teso). Approfondendo i suoi studi, e partendo dal principio che la memoria traumatica del corpo risiede nei muscoli, si arrivò all’odierno test muscolare su citato.

Il test muscolare può essere d’aiuto per determinare la causa di un problema, per verificare la risposta a un determinato agente esterno come alimenti, farmaci, rimedi etc. dando la risposta fisico-energetica specifica dell’individuo, in quanto si sintonizza con i circuiti energetici elettrici del corpo.

MEDICINA FUNZIONALE

la medicina funzionale considera la “salute” non solo come stato di benessere fisico e psichico derivante dal buon funzionamento di tutti gli organi e apparati, ma anche dallo stato di benessere fisico, mentale e sociale

Il programma terapeutico della Medicina Funzionale prende in considerazione tre punti base dell’individuo, al fine di poter formulare un programma curativo personalizzato:

L’INDIVIDUALITA’ BIOCHIMICA. Ogni individuo ha una sua unicità, che gli permette di adeguarsi o reagire in modo differente da un altro, alle esperienze di vita, alle circostanze, allo stress. Né consegue che lo sviluppo di una malattia o la manifestazione di sintomi clinici sono diversi in ogni individuo. A completamento della valutazione, si considerano diversi fattori aggiuntivi, quali predisposizione genetica, cattive abitudini alimentari e di vita, tossicità ambientale, stress, traumi fisici o psicologici, rapporti sociali negativi.

LA FUNZIONALITA’ BIOMECCANICA Gli stimoli sensoriali che confluiscono al sistema nervoso centrale attraverso i tre aspetti interdipendenti (biochimica, struttura e psiche), determinano stato di benessere fisico, se fluiscono correttamente. Al contrario, se gli stimoli confluiscono in modo viziato, generano una disfunzione, che protratta nel tempo si trasforma in patologia. L’obbiettivo della funzionalità biomeccanica è quello di individuare e correggere una stimolazione sensoriale alterata, per permettere alla memoria neurologica centrale di dare una corretta risposta funzionale all’organismo.

L’ASPETTO PSICOSOMATICO La psicologia individuale è l’insieme degli schemi mentali in grado di generare sia una reazione biomeccanica che biochimica, dato che le tre funzioni sono connesse l’una alle altre ed interdipendenti, si genera la risposta psicosomatica. ad esempio la rabbia può causare una reazione somatica di contrazione muscolare o una reazione organica di secrezione ghiandolare.

PSICOSOMATICA E METAMEDICINA

La meta medicina è un metodo di ricerca delle cause psicosomatiche delle malattie o dei disturbi generali. La parola “meta” in greco indica “al di là”. La medicina tradizionale cura la parte visibile e manifesta della patologia, mentre la meta medicina valuta la parte nascosta, sommersa e inconscia che ha scatenato la distonia.

Il concetto di partenza è quello che ogni disagio, disturbo o malattia del corpo, sono la manifestazione di un problema psicologico, che sia un trauma, un emozione gestita male, una paura e così via.

È un sistema che permette di individuare la matrice mentale del problema fisico, di elaborarla ed eliminarla, in modo che non si somatizzi sul corpo. Naturalmente la meta medicina opera insieme alle cure mediche più opportune per l’individuo, completa la cura al disturbo manifesto, permettendo di operare sia sul piano fisico che emozionale.

IRIDOLOGIA

L’iridologia è una tecnica di diagnosi molto efficace. L’occhio è lo specchio della salute del corpo. Nell’iride si ritrova tutta la mappa degli organi del corpo, con dei particolari segni (denominati lacune, cripte, buchi e macchie) che identificano lo stato di salute generale e di ogni singolo organo. Si possono individuare sia patologie vecchie e cronicizzate, sia patologie in atto che ancora non hanno dato sintomi, come le patologie silenti. A completamento dell’analisi dell’iride, si controlla la sclera che riporta conferme su alcuni disturbi e fornisce dei dati di valutazione aggiuntivi.

Il cromatismo di base dell’iride fornisce degli elementi relativi alla costituzione fisica dell’individuo e alla predisposizione per alcune patologie, la sua variazione di colore ci indica un processo in corso, che varia dall’area interessata e dal cromatismo assunto.

A supporto dell’iridologia spesso si abbina la riflessologia plantare, che può supportare le valutazioni effettuate.

RIFLESSOLOGIA E DIGITOPRESSIONE

La riflessologia è una tecnica di diagnosi e guarigione che parte dal presupposto che tutti gli elementi e organi del corpo hanno un area “riflessa” che costituisce una mappa del corpo.

I più utilizzati sono la riflessologia plantare e della mano, l’auricolare e la dentale. Ma anche il cranio e tutto il corpo sono attraversati da dei canali energetici (meridiani) che collegano gli organi del corpo. Intervenendo sulle aree riflesse o sui canali, si individua lo stato di salute e gli eventuali blocchi da rimuovere o riequilibrare. Nello specifico la pressione esercitata su un punto riflesso di un organo, invia attraverso il sistema nervoso, un messaggio al cervello. Se il punto è doloroso, significa che l’organo corrispondente ha un problema, e viene comunicato il disagio al cervello al fine di intervenire mobilitando le risorse disponibili del corpo.

In base allo stesso principio, agisce la digitopressione, ma più utilizzata per risolvere il disturbo. Se avete un dolore acuto, come ad esempio un emicrania, massaggiando dei punti specifici per 10 minuti, il dolore scompare o si attenua.

I metodi utilizzati per agire sulle delle aree riflesse più comuni sono la manipolazione e massaggio, la digitopressione, l’agopuntura , la magnetoterapia, oltre la cromoterapia , cristalloterapia e tecniche ayurvediche.

CROMOTERAPIA

La cromoterapia è lo studio del’effetto delle vibrazioni dei colori sull’uomo.

Recenti scoperte hanno dimostrato grazie alla teoria dei biofotoni, che luce colorata a bassissima intensità, viene emessa dalle cellule e costituisce un mezzo di comunicazione intracellulare. E’ possibile misurare questa mini energia emessa al nostro interno e si nota che se le cellule sono in uno stato di salute buono, emettono un certo colore, mentre se sono in uno stato di disequilibrio emettono coloripiùscuri.

Visto che l’intero organismo (come tutto l’Universo) è vibrazione, energia elettromagnetica, se interferiamo mediante l’irradiazione di luci colorate, abiti colorati, occhiali con lenti colorate ecc. possiamo riportare l’equilibrio là dove è stato momentaneamente perso.

In cromoterapia viene utilizzata una speciale penna che irradia la luce, scelta dall’operatore in base alla necessità dell’assistito, direttamente sui punti della riflessologia o sugli agopunti.

L’occhio umano riesce a percepire solo radiazioni comprese tra 4000 e 8000 Å – Angstrom. Ogni fascia di lunghezza d’onda corrisponde a un colore ed ha una specifica azione terapeutica:
ROSSO: 6200 Å
ARANCIO: 5890 Å
GIALLO: 5510 Å
VERDE: 5120 Å
BLU: 4750 Å
INDACO: 4490 Å
VIOLA: 4230 Å
Å= unità di misura delle radiazioni, corrisponde a 1/100.000 di millimetro
Al di sotto del viola troviamo l’ultravioletto e al di sopra del rosso l’infrarosso, non visibili a occhio nudo.
La quantità di energia di ciascun colore è inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda. Più è alta la lunghezza d’onda più forte sarà la penetrazione cutanea e minore la carica energetica.
Quindi il rosso è il colore più penetrante, poi ci sarà l’arancio, il giallo, il verde, il blu, l’indaco e il viola. Quest’ultimo arriva a profondità limitate, ma infonde un’alta quantità di energia
L’uso dei colori influenza sia il nostro stato fisico, sia quello emotivo-psicologico. Pertanto è importante scegliere i colori idonei sia per l’arredamento di casa, che per ciò che indossiamo e per la luce che utilizziamo.

Secondo l’antica medicina greca, già menzionata, l’uomo ha quattro caratteri base. A ognuno di questi corrisponde una vibrazione di colore che incrementa e uno che lo bilancia:
il carattere flemmatico si incrementa con il verde e si bilancia con il giallo
il carattere solare o sanguigno si incrementa con il giallo e si bilancia con il verde
il carattere melanconico o nervoso si incrementa con il blu e si bilancia con il rosso
il carattere collerico si incrementa con il rosso e si bilancia con il blu
Quindi uno stato di melanconia e nervosismo può aumentare a contatto con il colore blu e calmarsi con il colore rosso.

In casa, dove non possiamo cambiare colore in base al nostro stato d’animo, è bene scegliere l’arancione per il salotto o i luoghi di conversazione, turchese o giallo per la cucina, rosa, blu o verde per le camere da letto o dove riposate.

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